Lei é il bravo bambino, lei e´ il guerriero, lei é l´indifferente, il duro, l'eroe, la vittima, quella felice, quella triste, quella che parla bene anche di niente persa negli sbagli che la fanno vivere meglio. Lei, la maschera, ci identifica con il buono e corretto e con lei è molto più semplice camuffarci come gli altri, apparire, e di conseguenza, non essere noi stessi, piuttosto che combattere per noi stessi. Essere o tentare di apparire come tutti non coincide con l’essere giusti o capaci di vivere una vita propria; essere uguali agli altri vuol dire rinunciare a tutto quello che ci contraddistingue e ripiegare su caratteristiche universali ma che alla fine non appartengono veramente a nessuno.

“Tutti noi indossiamo una maschera, e arriva il momento in cui non siamo più in grado di rimuoverla senza rimuovere alcuni lembi della nostra pelle.”